Fino ad ora Charlie è stato davvero sfortunato. Notato da alcuni volontari mentre era detenuto a catena da una persona anziana, con molta pazienza si è riusciti a migliorare la sua condizione creando un recinto e mettendo una cuccia. Alla morte del suo umano, nessuno dei parenti ha voluto adottarlo. Una volontaria che aveva contribuito al miglioramento della sua vita sta andando da lui quasi tutti i giorni, ma a breve la casa dovrà essere liberata. Charlie non ha mai conosciuto la vita: non ha avuto la possibilità di interagire con altri cani, creare delle relazioni, esplorare nuovi luoghi, conoscere e soprattutto essere amato. Portandolo fuori dal suo spazio, abbiamo notato che quando incontra altri cani ha voglia di avvicinarsi, non in maniera aggressiva. Abbaia solo quando altri cani gli abbaiano contro, altrimenti è un cane silenzioso ed educato. Non è troppo espansivo e gioioso al contatto con le persone, forse perché si sente abbandonato e tradito, ma se qualcuno volesse adottarlo e dargli amore, siamo certi che ritroverebbe l'entusiasmo per la vita.